La società biancorossa, dopo il ko di Pisa, per cercare di spezzare la serie negativa di quattro sconfitte consecutive ha preso lo stesso provvedimento dell’autunno 2017. Allora arrivarono 4 punti preziosissimi per ripartire
I segnali erano già evidenti. I fantasmi dell’ultima vera crisi del Grifo, datata ottobre 2017, si erano manifestati con il ko interno con l’Empoli che aveva ingigantito i problemi post Spezia e Frosinone. Il Perugia non perdeva tre gare in fila dal oltre due anni e a Pisa non è stata trovata la medicina.
Con la nuova sconfitta il club del presidente Santopadre ha preso una decisione, nell’aria da giorni, che era stata rimandata anche per le incognite legate all’emergenza Coronavirus. Ora però, con 4 gare senza punti e senza gol, la situazione rischia di precipitare e così il dittì Goretti ha annunciato il ritiro a Cascia.
La squadra di Cosmi resterà in Valnerina fino al match di martedì al Curi contro la capolista Benevento. Poi ci tornerà dopo la gara e fino alla seguente sfida casalinga contro la Salernitana del 7 marzo.
Il ritiro punitivo non è mai stata una misura ricorrente durante la presidenza Santopadre. La terra di Santa Rita, a prescindere dalle varie preparazioni estive, resta però una metà “salvagente”. Nell’autunno 2017, con la squadra appena affidata a Breda, la squadra biancorossa si trasferì a Roccaporena di Cascia dopo il ko di Venezia.
Arrivarono 4 punti preziosissimi per ripartire. Il successo interno sul Carpi (5-0) e, nella sfida più delicata dell’anno, il pareggio all’ultimo tuffo, firmato Di Carmine, nel derby in casa della Ternana.