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Iemmello: “I miei piani non cambiano, 25 gol e Perugia ai play off”

Si racconta il bomber del Grifo tra la passione per Vasco Rossi, gli idoli Giorgio Corona e ‘Il Fenomeno’, le gioie più belle della carriera e gli obiettivi da centrare in questo campionato così anomalo

“Sto trascorrendo le giornate con la mia famiglia. Mi godo mia figlia Violante che ha appena 2 anni, sono un papà affettuoso”. Pietro Iemmello si è raccontato al canale Instagram del giornalista Nicolò Schira durante lo stop per l’emergenza sanitaria.

Continuano ad emergere curiosità (“il rapporto con Cosmi…” e “il suocero famoso…”) sul percorso, nella vita e nel calcio, che ha portato ‘Re Pietro’ a diventare il bomber del Perugia e attuale capocannoniere della Serie B.

Ha iniziato da piccolo con il taekwondo e il basket “perché mia mamma non voleva giocassi a calcio. Per fortuna dopo un po’ sono riuscito a impormi”, ha svelato Iemmello, insieme alla passione per il tennis e Federer. Inossidabile il legame con la terra e quel Catanzaro di cui “sono tifosissimo. Da bambino andavo sempre allo stadio: impazzivo per Giorgio Corona. Da ‘Re Giorgio’, quindi, a “Re Pietro’ che ha una colonna sonora della vita. “’Dillo alla Luna’ di Vasco Rossi è la mia canzone preferita”. Sul campo un grande idolo come Ronaldo, il Fenomeno. Faceva giocate uniche. Quando era all’Inter era una roba pazzesca”.

Tra i tanti gol in carriera “hanno un significato speciale quelli di San Siro contro Inter e Milan con le maglie di Sassuolo e Benevento”.

Ora il Grifo. “Una maglia storica, ho trovato un tifo incedibile e mi sono sentito subito ben voluto. Il mio obiettivo era fare 20-25 gol per aiutare il Perugia a lottare per la promozione. Non ho cambiato programmi…”. Ecco perché “se ripartiremo, voglio aiutare il Perugia a entrare nei play off. Dopodiché parte un altro campionato e possiamo dire la nostra anche nella lotta per la Serie A”.

Guardando al futuro “mi piace studiare perché un domani vorrei fare l’allenatore. Guardiola è il numero uno: adesso sto guardando Naigelsmann e il Paulo Sousa della Fiorentina. Senza dimenticare De Zerbi, tutto nasce da lui…”.

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