Come i punti conquistati in casa dell’Ascoli dalla squadra di Cosmi nel nuovo esordio dopo il lunghissimo lock down del pallone per il virus. Decisivo il gol a metà ripresa (0-1) con assist di Iemmello. Nel finale palo di Sgarbi
È calcio d’estate. Ma è calcio vero. E conta parecchio. In un mare di incognite il Perugia ha cominciato quello che in Argentina sarebbe il “Clausura” con tre punti di gran valore strappati in casa dell’Ascoli nel posticipo della 29esima giornata. Vittoria di misura (0-1): decisivo Nicolussi Caviglia nella ripresa con il primo gol in Serie B.
Cosmi è tornato da ex, nel Del Duca deserto, portando in valigia scelte rumorose. Sul 3-5-2 biancorosso c’è comunque la chiara matrice del tecnico perugino, l’approccio del Perugia è stato ordinato e aggressivo al punto giusto e il resto lo hanno fatto i timori dell’Ascoli, reduce dal ko nel recupero con la Cremonese. La prima frazione è stata del Grifo con una colossale chance sprecata da Di Chiara (14’) e tanta leggerezza in area ascolana. Paradossalmente quindi la squadra di Abascal ha rischiato anche di andare avanti negli spogliatoi per un tiro potente di Ninkovic (20’), parato da Vicario, e un rigore in movimento sparacchiato alto da Sernicola (39’).
Incide “Re Pietro”
In avvio di ripresa altro scarabocchio enorme del Grifo: Buonaiuto ha apparecchiato ma Nicolussi ha rovesciato la tavola calciando fuori a porta spalancata. L’Ascoli ha continuato a faticare e il Perugia ha alzato i giri del motore con l’ingresso di Iemmello e la spinta di Mazzocchi. Stavolta “Re Pietro” ha vestito i panni dell’assist-man con il morbido cross per il facile gol di testa di Nicolussi Caviglia (72’). Il possibile pareggio dei marchigiani si è spento sul pallone a fil di palo calciato da Scamacca (83’), il Grifo ha risposto con un doppio legno (traversa-palo) colpito da Sgarbi di testa sugli sviluppi di una punizione e, al triplice fischio di Sacchi, ha messo in tasca un successo meritato (0-1).
Ripartenza vitale
Ritmi discreti nonostante la lunga inattività e buona lucidità nella lettura del match, il Perugia di Cosmi è ripartito con quegli stessi segnali di vitalità con cui era entrato in quarantena: la costante spinta sulle corsie e la consueta mira difettosa nei sedici metri. La vittoria della ripartenza ha un valore ancor più prezioso per la forma ultra concentrata del nuovo campionato. E ora gli scenari sono già più nitidi, come la vista sui play-off distanti tre lunghezze (la classifica).
