In una intervista a La Nazione, Il Messaggero e Il Corriere dell’Umbria, il Direttore Generale ha stilato un bilancio iniziale e indicato il prossimo step: ‘Vorrei rivedere il furore agonistico che porta alla voglia di fare gol. Quando siamo superiori, la mole di lavoro va concretizzata con il killer-instinct’
Ad un terzo del campionato è tornato a parlare Gianluca Comotto, nuovo direttore generale del Perugia, allo scopo di stilare un primo bilancio stagionale, esprimere la soddisfazione della società per quanto fatto sinora e lanciare un appello a squadra e allenatore in vista dei prossimi impegni. In una intervista ai quotidiani locali, La Nazione, Il Messaggero e Il Corriere dell’Umbria, Comotto ha dichiarato: ‘Vorrei comunicare la fiducia della società alla squadra e all’allenatore perché si sta facendo un buon lavoro. Siamo partiti tra tante difficoltà, in ritardo e con gli strascichi della retrocessione, ma i ragazzi sono stati bravi a capire la situazione, ad affrontarla e ribaltarla attraverso i risultati. Ora mi aspetto uno step successivo’.
Anche in corrispondenza con un calendario che prevede tre partite casalinghe nelle prossime quattro, Comotto ha alzato l’asticella: ‘La squadra ha raggiunto un ottimo livello di autostima e deve passare a concretizzare la mole di lavoro, deve subentrare il killer-instinct che ti permette di portare a casa il risultato quando sei superiore all’avversario. Non ho visto avversari che ci hanno messo in grande difficoltà e se facciamo i conti ci rendiamo conto che sarebbe stato meglio collezionare una vittoria in più ed un pareggio in meno. Contro di noi ho visto tante squadre accontentarsi del pareggio e questo ci deve dare consapevolezza della nostra forza. Il modulo? Non è certo quello il problema, semmai può esserlo l’interpretazione. Io mi auguro di rivedere il furore agonistico che porta la voglia di fare gol. Ora arrivano due partite non difficili ma di più. Il Covid ci ha tolto la spinta del pubblico del Curi che ci aiutava a superare gli avversari più arroccati, per questo chiedo ai ragazzi un passo ulteriore, dovremo essere schiacciasassi sia in casa che fuori’.
