Il tecnico biancorosso ha presentato così la sfida che i grifoni giocheranno al Galli: “Queste sono le partite più difficili. Vietato sottovalutare l’avversario”. Sui singoli: “Melchiorri sta meglio”
“Siamo la squadra che ha giocato contro il Sudtirol”. Il Perugia ha rialzato la testa dopo la sconfitta di Gubbio ed una prima parte di marzo magra di risultati e ora viaggia verso Imola con una consapevolezza in più. Chiara la richiesta che Fabio Caserta ha fatto pubblicamente ai grifoni alla vigilia del match con l’Imolese: “Al di là dell’avversario, questo è lo spirito giusto per ottenere risultati importanti. Mi aspetto attenzione e voglia di lottare. Sarà una partita difficile, ma per motivi diversi da quelli di domenica. Il Sudtirol lotta per il primo posto e ha qualità in ogni reparto, l’Imolese farà di tutto per vincere perché gioca in casa, perché gioca contro il Perugia, perché non arriva da un momento positivo e perché vuole mantenere la categoria. Dobbiamo avere l’umiltà giusta per non sottovalutare l’avversario. Non vince sempre la squadra più forte, ma chi sfrutta meglio le occasioni. Sappiamo di affrontare una squadra che cerca di giocare da dietro e non ha paura. Dovremo alzare l’asticella dell’attenzione, pensare alla partita già da oggi ed essere pronti già dal riscaldamento. Sarà una battaglia”.
Il tecnico biancorosso ha parlato della condizione dei singoli alla luce del ritorno ad una settimana tipo di lavoro: “Ne avevamo bisogno perché chi è stato utilizzato di meno se non gioca e non si allena fa fatica a trovare il ritmo gara. Melchiorri sta meglio e spero di poter rivedere presto il giocatore che tutti conosciamo. Chi come lui ha una tecnica sopra la media, se non sta bene dal punto di vista fisico si nota tanto perché non riesce a fare le giocate che ha nelle corde. Falzerano ancora non ha i novanta minuti ma vi ripeto che per me non partire dall’inizio non significa una bocciatura. Abbiamo recuperato Rosi. Negro è tornato in gruppo. Dopo l’intervento ha lavorato tanto e duramente per essere disponibile prima possibile. Ora so che se c’è bisogno posso contare anche su di lui. Dobbiamo valutare Crialese e Favalli, che è un po’ affaticato”.
Caserta ha anche commentato le parole che arrivano da Padova e che vorrebbero i veneti avere, a differenza di Sudtirol e Perugia, un gruppo in cui tutti sono importanti: “Rispetto sempre quello che dicono gli altri. Comunque conosco Francesco (Nicastro, ndr.): ci ho giocato insieme, è una grande persona oltre che un gran giocatore. Detto questo, io ho sempre cercato di trasmettere alla mia squadra l’idea di un posto dove tutti sono importanti perché alla fine questo concetto ti dà i suoi frutti. Se andiamo a vedere i minuti giocati, nessuno può considerarsi titolare perché tutti hanno giocato a parte Konate che ha avuto un problema al ginocchio”.
Infine, il tecnico ha chiuso la conferenza rispondendo a una domanda sul confronto avvenuto con la società dopo Gubbio: “E’ stato piacevole, una chiacchierata tranquilla. Le sconfitte a volte possono far bene perché ti fanno capire le difficoltà che le vittorie possono nascondere. La società ha detto quello che pensava e ha cercato di trasmettere forza alla squadra. A nessuno fa piacere perdere, ma dobbiamo essere orgogliosi di un gruppo che sta dando il 100% in tutte le partite e come approccio ha sbagliato solo due/tre sfide all’inizio”.
