Il tecnico biancorosso alza l’attenzione prima del Matelica: “Partita difficile, dobbiamo pensare solo al nostro risultato e guardare la classifica ora può farci male. L’errore più grave sarebbe pensare di aver già vinto il campionato”
Perugia-Matelica, domenica alle 20,30. Gran parte del futuro del Grifo passa da lì, dalla penultima giornata di questa stagione. Il Perugia ora ha ritrovato il vantaggio con il discorso promozione diretta che dipende in primis dai suo risultati, non può abbassare la guardia. Lo ribadisce più volte in conferenza Fabio Caserta: “Il mio compito è quello di alzare l’attenzione ed abbassare la tensione. Noi ora possiamo pensare solo al nostro risultato, ma avremo più pressione. Normale che il tifoso già sogni il traguardo, per noi guardare la classifica ora sarebbe solo dannoso. La situazione si è ribaltata, ma non deve cambiare il nostro percorso. Dopo Fermo tutti pensavano solo ai play off, io no. Adesso qualcuno potrebbe fare l’errore di pensare che è fatta. Dobbiamo continuare a lavorare in silenzio, tra due settimane si saprà chi ha vinto il campionato”.
Il tecnico biancorosso presenta così la sfida al Matelica: “Sarà difficile contro una squadra forte da play off. Quando vieni al “Curi” da avversario hai l’adrenalina per fare sempre una giocata in più rispetto al normale. Anche se mancano i tifosi, è il blasone dello stadio che ti spinge a farlo”. Caserta ha poi fatto il punto della situazione sui giocatori acciaccati e su quelli che potrebbero essere comunque impiegati: “Angella e Sgarbi stanno meglio, il primo ha recuperato di più. Falzerano convive da tempo con un piccolo problema fisico e questa settimana si è allenato di meno. Dovremo valutare se hanno i novanta minuti, ma anche solo averli a disposizione ti dà una forza in più per l’esperienza che hanno. Negro ha recuperato molto velocemente dall’infortunio, ma non è ancora al top della forma”.
Il tecnico guarda anche indietro al mese di marzo: “Abbiamo perso punti perché abbiamo giocato troppe partite ravvicinate. Ma io ora sono tranquillo perché ho visto la squadra rispondere in modo unito e forte davanti alle difficoltà, numeriche o di risultato come contro la Triestina quando sembrava tutto perso”.
