Da La Gazzetta – L’avvocato Figc all’attacco, Lega B avrebbe certificato il Curi con una deroga per bagni e impianto di illuminazione. Per la Giani “intervento strumentale”. Ma nel Consiglio Federale potrà succedere di tutto
A riportarlo è La Gazzetta dello Sport: il Collegio di Garanzia del Coni, presieduto da Vincenzo Nunziata, ha lasciato aperto un varco dichiarando inammissibile il ricorso che la Spal ha inoltrato cercando di scalzare il Perugia dal secondo posto tra le aventi diritto nella graduatoria per le riammissioni. Lo ha fatto utilizzando una formula che in qualche modo prende tempo rispetto a uno scenario in divenire.
La Figc, con l’avvocato di parte Giancarlo Viglione, aveva detto che il Perugia non ha i requisiti per poter sostituire il Lecco se dovesse essere definitivamente dalla B: “Una squadra riammessa, che quindi non ha conquistato il titolo per meriti sportivi, non può usufruire di deroghe” come quelle concesse dalla Lega B. La legale del Perugia Loredana Giani ha però controbattuto parlando di “lettura strumentale” da parte della Figc.
“Il problema – scrive la Gazzetta – riguarda l’impianto di illuminazione e soprattutto la presenza di un numero congruo di bagni allo stadio Curi”. Domanda: perchè allora la Commissione Criteri Infrastrutturali non ha fatto in precedenza rilievi in tal senso dando invece il via libera al Curi? L’impressione è che la battaglia si stia inasprendo. Intanto mercoledì ci sarà il verdetto del Tar del Lazio sui ricorsi di Lecco e Reggina, quindi venerdì toccherà al Consiglio Federale tirare le somme in attesa del Consiglio di Stato, e in quella sede la Figc potrebbe far emergere quello che ritiene il problema del Curi. Alzi la mano chi non si aspettava che la riammissione del Perugia fosse avversata in tutti i modi possibili.