
Simpatico siparietto al bar del Museo: il difensore napoletano va dietro il bancone per ‘insegnare’ l’arte del caffè ai perugini.
In “Questi Fantasmi”, Eduardo de Filippo ne ha praticamente ricavato un trattato, descrivendo con minuzia di particolari il punto di tostatura e il particolare colore del chicco di caffè prima della macinatura: “Color manto di monaco“. Poi il trucco di cospargere il filtro con la polvere e il ‘coppetiello’ sul beccuccio.
Quella del caffè per i napoletani è un’arte, si sa. E così, magari con minore dialettica ma con altrettanta presenza scenica, anche Salvatore Monaco si è lanciato nel tutorial del caffè, a beneficio dei baristi e degli avventori del bar del Museo del Perugia, a Pian di Massiano.
Il difensore, inserito in lista col numero 6, ma mai realmente preso in considerazione da Nesta, dimostra così di non aver perso lo spirito goliardico e di essere ben integrato nel contesto perugino. Alla fine, inutile dirlo, è stato lo stesso Monaco a decretare la riuscita dell’operazione: “Sta uscendo una crema di caffè“, ha detto mentre il liquido cominciava a fuoriuscire.
Poi, mentre lo beveva: “Ho fatto un caffè di qualità!“. Lo diceva pure Eduardo: “Siccome l’ho fatto io, pure se non viene bene, mi convinco che è buono e lo bevo lo stesso“.
