Il perugino ha replicato al collega di sponda rossoverde che aveva definito Terni “la prima città sportiva della regione”.
Anche i politici, sopra la casacca di partito, mettono spesso la maglia della squadra del cuore. E allora, in questa calda estate del calcio professionistico umbro, non poteva mancare un nuovo derby. Il calcio d’inizio l’ha dato il vice presidente della Giunta regionale, il ternano Fabio Paparelli. A ribaltare l’azione c’ha pensato Leonardo Varasano, presidente del Consiglio comunale di Perugia. Durante la presentazione ufficiale della Ternana, al Liberati, Paparelli ha descritto Terni come “sportivamente e calcisticamente la prima città dell’Umbria”. Anche di fede politica opposta, il perugino Varasano ha replicato nelle ultime ore con post sui social: “Il tifo a volte fa brutti scherzi, fa perfino dimenticare fatti concreti, ostinati ed incontrovertibili. E’ sufficiente una visita al Museo del Perugia – ha precisato Varasano – per rendersi conto di una storia così significativa”. Il politico “biancorosso” ha citato i principali traguardi del Grifo e anche le vittorie nel volley, nel pugilato e nel tennis. Per poi aggiungere: “Far finta che questa storia non esista è una dimenticanza, voluta, che può discendere solo da eccessi di tifo. Sia chiaro: ben venga il tifo ed io mi tengo stretta la mia bandiera con il Grifo e l’amore per Perugia in ogni competizione. Ma quando il tifo eccede può fare brutti scherzi, confondendo i desideri, pur legittimi, con la realtà. Evidente ed ostinata”.