Il caso dell’ex grifone Mancini diede il via alle bordate tra i due club di A, ieri un altro capitolo con il contestato rigore fischiato a favore di Chiesa.
Dall’operazione di mercato tra Perugia e Atalanta per il trasferimento di Mancini e Santopadre jr a Bergamo si è aperta la guerra tra la Dea e la Fiorentina. E in ogni occasione i rapporti si incrinano. Nuovo capitolo ieri, nel match del Franchi, con il rigore concesso per il presunto fallo di Toloi su Chiesa. I due allenatori, a fine partita, sono stati divisi. Gasperini ha etichettato Chiesa come “tuffatore” e Pioli non ha gradito. Alla base della tensione c’è la battaglia legale della Fiorentina per il trasferimento di Mancini. Secondo la Viola, che aveva una percentuale sulla rivendita, il valore del cartellino è stato volutamente sottostimato. “Il Tribunale Federale ha prosciolto Atalanta e Perugia e i rispettivi presidenti deferiti dal Procuratore Federale per accordi riguardanti trasferimenti di calciatori al fine di eludere obblighi contrattuali in capo al Perugia, con riferimento a Gianluca Mancini e Alessandro Santopadre”. Con questo comunicato, le accuse della Fiorentina caddero. Ma la guerra va avanti.