
Il centravanti dello Spezia ha appena deciso lo scontro diretto a Cittadella e l’ex tecnico del Grifo svela la sua passione per l’attaccante bulgaro.
Andrea Camplone è stato intercettato da cittadellospezia.com per un’analisi della situazione della squadra ligure e della Serie B. Lo Spezia ha appena vinto a Cittadella lo scontro diretto in chiave play off. La sfida è stata decisa da Galabinov. “È un mio pupillo – ha detto l’ex allenatore del Perugia – e proprio per questo dico che potrebbe fare molto, molto e ancora molto di più”.
Camplone ha svelato: “Ho sempre provato a portarlo con me, come per esempio quando ero a Perugia, senza mai riuscirci. Ho avuto il piacere d’incontrarlo quando sono andato a vedere Salernitana-Spezia, è un giocatore forte e strutturato. L’attaccante, un po’ come il portiere, va ad annate, non è mai facile ripetersi. È sicuramente un attaccante di qualità, freddo sotto porta. I suoi gol li ha sempre fatti e continuerà a farli”.
L’ultimo tecnico capace di far fare il salto di categoria al Grifo, è stato intervistato alla vigilia di Cittadella-Spezia, senza sapere che il bulgaro sarebbe stato l’uomo partita al Tombolato. Un portafortuna.
Infine un pensiero anche sulla situazione complicata del Palermo. “Non conosco le loro dinamiche societarie – ha spiegato Camplone – e non mi sento di parlarne. Dal canto mio, che ho vissuto in prima persona il fallimento col Cesena, dico che dovrebbero esserci più controlli. Se una squadra ha dei debiti non deve iscriversi. Troppo facile investire ulteriori soldi pensando di salire e risanare tutto, ma se poi la promozione non arriva? Nel mio caso, tra l’altro, fu del tutto inaspettato. C’erano, è vero, voci che circolavano nell’ambiente, ma quando pernotti nei migliori alberghi, quando appena manca qualcosa a livello materiale e il giorno dopo è già disponibile, non ti sembra vero che all’improvviso scoppi tutto quanto. Una cosa è certa, lavorare per mesi duramente e non ricevere 4-5 stipendi, oltre a rimanere a spasso dopo che in precedenza ci si era accordati con un biennale, non è giusto. Per niente. Comunque, mi sembra strano che una società così importante possa fallire, spero vivamente possano rimettere tutto apposto”.
