
Il periodo degli scambi di giocatori a Perugia è sempre stato particolare, caratterizzato da fughe in avanti e colpi a sorpresa. Lo strano caso di “micio”.
Fra le storie del calciomercato biancorosso – sempre ricco di aneddoti – merita un posto di rilievo quella di Fabio Gatti, talentuoso centrocampista scuola Grifo.
Nella stagione 2002/03, il centrocampista, di proprietà del Perugia, viene girato in prestito al Catania, in quel periodo società satellite dei Gaucci. Il giocatore decide di accantonare il 44 indossato in Umbria, che l’aveva fatto salire alla ribalta mediatica per l’accostamento con la famosa canzone, e sceglie il 14.
Tuttavia, a gennaio viene richiamato alla base, salvo poi essere rispedito nuovamente a Catania nella medesima sessione di mercato. A quel punto, Gatti opta per il numero 79, con cui conclude la propria stagione.
Un’annata in cui ha indossato ben quattro numeri diversi: il 44 col Perugia in Intertoto in estate; il 14 nel girone d’andata col Catania; il 30 durante la brevissima parentesi del ritorno coi grifoni; il 79 nell’ultima parte del campionato alle pendici dell’Etna.
