Conferenza stampa del presidente biancorosso in uno dei momenti chiave della stagione del Grifo. “Non voglio certo svicolare dalle mie responsabilità. Io ho scelto gli uomini e sono e mi sento il primo responsabile. Cerco la medicina per curare quanto succede puntualmente ogni anno”
La crisi di metà febbario, lo sfogo di Cosmi dopo Frosinone e lo striscione dei tifosi della Curva Nord. Settimana intensa in casa Grifo e il patron Santopadre è tornato a parlare dopo aver imposto il silenzio ai tesserati.
“Vorrei ribadire alcuni concetti – ha detto il presidente – perché il primo responsabile di ciò che accade nel Perugia sono io. Volevo metterci la faccia in un momento di difficoltà perché un presidente è giusto prenda applausi nei momenti felici e i fischi in quelli meno felici”.
“La programmazione che ho messo in piedi da 10 anni, per me, sta dando i suoi frutti in tutti i settori del club. La verità è che non mi sta riuscendo di fare quel salto per raggiungere la categoria che tutti vorremmo. Se avessi la medicina certa per curare quello che ci accade puntualmente ogni stagione la utilizzerei”.
“Non c’è una fazione squadra, presidente o Cosmi – ha aggiunto -, bisogna solo compattarci. Quando si è in difficoltà solo unendo gli sforzi si può riprendere un cammino che solo 15 giorni fa sembrava diverso. Capisco l’amarezza di chi ci segue e dell’allenatore, sono con Cosmi, con la squadra e i tifosi. Sono sicuro che la Nord lunedì sera sarà piena perché ci attende una partita complicatissima sul piano emotivo. Dobbiamo avere la serenità di affrontarla nel migliore dei modi, solo così possiamo rialzarci”.
“Prometto il massimo impegno per rispettare il pensiero dei tifosi, quando dico zero alibi è perché siamo solo noi i responsabili dei nostri insuccessi. Speriamo di rialzare la testa lunedì, o almeno speriamo che ci sia la prestazione. Perché nel calcio si vince e si perde ma bisogna uscire dal campo a testa alta”.