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Caserta orgoglioso del lavoro: “Il Perugia ha il fuoco dentro. Iniziamo a lottare”

Nella conferenza alla vigilia della partita con la Fermana il tecnico commenta la settimana delle doppie sedute: “Dopo Mantova siamo tornati ad avere paura di sbagliare”

“Siamo partiti bene in campionato, ma in una settimana siamo tornati alla paura di sbagliare”. Fabio Caserta descrive così la situazione attuale del Perugia, dopo una settimana di doppie sedute. “Per via delle partenze in ritardo e delle partite ravvicinate, abbiamo lavorato poco sui reparti- ha commentato il tecnico- non è stato un carico legato alla partita di Mantova. Abbiamo sbagliato, ma bisogna guardare avanti”. Che gruppo ha trovato durante la settimana? “Massima disponibilità da parte di tutti, come dall’inizio dell’anno. Può capitare di sbagliare ma non deve accadere più. Sono stato duro con la squadra perché in primis lo sono stato con me. I ragazzi si sono fatti un esame di coscienza. Abbiamo lavorato sodo e parlato tanto. La strada da percorrere è quella di lottare come tutte le altre anche se siamo il Perugia.”

Fabio Caserta è tornato anche sulle parole della conferenza di Gianluca Comotto che ad inizio settimana ha detto che il tecnico avrebbe dovuto capire chi aveva il fuoco dentro: “Da quando sono arrivato l’ho trovato sia nei nuovi che nella vecchia guardia. Hanno sbagliato e sofferto l’anno scorso, ma sono rimasti convinti di un riscatto individuale e di squadra”. Sulla Fermana ha commentato: “Nonostante la posizione in classifica è una squadra ostica. Tutte affronteranno il Perugia con il coltello tra i denti. Dovremo essere bravi sul piano mentale: la sconfitta di Mantova è stata condizionata da quella con il Cesena. In una settimana siamo tornati ad avere paura di sbagliare. Non dobbiamo essere spaventati, ma bravi nel leggere ed approcciare la gara”.

Quanto pesa l’assenza di Burrai? Come lo sostituirà?

“E’ un giocatore esperto, con caratteristiche importanti e che stava facendo bene. Perdiamo un giocatore per noi molto importante. Non abbiamo un giocatore con quelle caratteristiche, ma sono sicuro che chi sostituirà Burrai anche se non può darti la sua stessa qualità darà impegno e determinazione che deve avere tutta la squadra”

L’attacco è sembrato in difficoltà nel rendersi pericoloso e trovare la porta.

“E’ difficile valutare una partita dove dopo cinque minuti sei sotto 2-0 e al trentesimo sei in inferiorità numerica. Tutto diventa più difficile e non possiamo valutarla bene. Se prendiamo tanti gol o siamo poco incisivi sotto porta non è un problema del reparto ma di tutta la squadra. A volte sbagliamo a non percepire il pericolo. Dobbiamo saper leggere le situazioni. La partita contro il Cesena abbiamo preso gol quindici secondi dopo averlo segnato e per un errore individuale. Dobbiamo essere più cattivi nelle palle da fermo, a favore o contro, e nel difendere”

Qual è la situazione di Monaco?

“Quando stava bene è sempre stato insieme alla squadra. Nell’ultimo periodo è stato fuori per un problema al polpaccio. E’ venuto a seguire la squadra anche da infortunato. Dava sempre una mano anche da fuori nel mettere l’esperienza. Sa che ha tanti pregi come ha dei difetti che deve limare perché lo hanno limitato nell’arco della sua carriera. Se sta bene, per me è un giocatore importante come tutti gli altri”

Ritiene di aver trovato la collocazione migliore di Falzerano?

Falzerano è un jolly che può ricoprire più ruoli. Penso possa fare benissimo l’esterno e la mezzala. A mio avviso sia lui che Melchiorri possono essere importanti per la squadra da esterni”

Cancellotti, Favalli, Vanbaleghem si possono considerare pronti?

“Sono tutti e tre utilizzabili. Cancellotti giocava ed aveva fatto preparazione, Favalli stava bene, Vanbaleghem è arrivato da poco ed abbiamo avuto modo per fargli capire ciò che chiedo alla squadra”

Gli ultras non ci saranno, ma torneranno dei tifosi allo stadio. E’ una responsabilità in più?

“Mi fa piacere. Mi dispiace per la Curva e che non ci sia possibilità di vedere lo stadio pieno di tifosi. E’ un vantaggio e ci dà qualche responsabilità in più. Spero di dare qualche gioia a chi viene allo stadio ed a chi, per scelta o possibilità, rimane fuori. Dobbiamo capire che facciamo parte di una realtà importante e dobbiamo farci rispettare in campo. Quando lotti e sudi per la maglia, porti rispetto per i colori ed i tifosi”

 

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