L’ex Spal ha subito apprezzato le richieste di Caserta: “Mi piace che ci dia responsabilità facendo giocare anche noi portieri palla a terra”. E su quel Perugia-Brescia…
L’ultimo acquisto biancorosso della sessione invernale di calciomercato è Stefano Minelli. Non lo si definisca il secondo portiere del Grifo: viene dalla Serie B e ha disputato quasi 150 partite in cadetteria. Tiene a precisarlo il nuovo grifone alla sua presentazione: “Alla Spal ero un po’ chiuso. Ero arrivato perché Berisha aveva problemi con il Covid a inizio stagione, conoscevo allenatore e direttore e mi hanno chiesto un favore. Ma non ho mai fatto il secondo e non vedevo l’ora di potermela giocare”.
Avvertito quindi Fulignati, che ora avrà per il posto da titolare un nuovo competitor arrivato a Perugia determinato: “Sono qua per riconquistare la Serie B. Il modo migliore per farlo è entrare dalla porta principale, vincendo il campionato. Mi piace molto la responsabilità che ci dà Caserta, chiedendo di partecipare anche noi portieri al gioco palla a terra e chiedendo alla squadra far partire l’azione sin dalle retrovie”.
Minelli, nella scorsa stagione al Padova, conosce bene la Serie C e descrive così la situazione in classifica: “Di pretendenti al titolo ce ne sono tante. Il campionato di C è lungo, sono sempre partite difficili e puoi perdere con chiunque”.
Per l’ex Spal i riferimenti cui si ispira, come per Di Noia, sono di altissimo livello internazionale: “Non essendo altissimo, mi è sempre piaciuto Julio Cesar. Poi negli anni l’interpretazione del ruolo del portiere è cambiata, se penso alle ultime stagioni mi ritrovo in Oblak dell’Atletico Madrid”. Nel corso della conferenza c’è anche spazio per i ricordi di un Perugia-Brescia, quello finito 1-1 al “Rigamonti” nel settembre 2016, in cui nei minuti finali Minelli fornì l’assist decisivo per il pareggio delle rondinelle: “Al momento della firma non lo ricordavo, è venuto fuori parlando questa mattina con un magazziniere. Sono bresciano ed ero a Brescia, un picco di emozione che non avevo mai provato. Per un portiere non è naturale salire negli ultimi minuti. E’ arrivato un assist, magari la prossima volta arriverà un gol”.