Primo, secondo e terzo step nelle 72 ore più memorabili degli ultimi anni biancorossi
Se ne va una ‘tre giorni’ fantastica per i colori biancorossi, una sorta di congiunzione astrale probabilmente quasi irripetibile. In tre giorni si sono verificati tre risultati, tre condizioni che erano possibili ma non certamente probabili e oggi il Perugia, che fino a due settimane fa aveva la bellezza di 7 punti di distacco dalla vetta, torna ad essere improvvisamente padrone del proprio destino.
Primo step, sabato: tre gol e una vittoria larga arrivata a Ravenna dopo un primo tempo complicato e una ripresa in scioltezza, grazie alle reti di Rosi, Bianchimano e Burrai. Secondo step, domenica: a Modena si consuma il primo ‘miracolo’, con la squadra di casa ringalluzzita dalla necessità di fare punti per ottenere il migliore quarto posto e dimostrare di non avere nulla meno del Padova. Missione compiuta, i gol di Luppi, Pierini e Muroni annichiliscono la squadra di Mandorlini, in piena crisi nervosa, tecnica e da braccino corto.
Terzo ed ultimo step, lunedì sera: stavolta è la Triestina del grande ex Milanese a compiere l’impresa, per di più ai danni di un Sudtirol che fino a quel momento mai aveva mostrato segni di cedimento. Eppure, uno dopo l’altro vanno a segno Litteri, Sarno (gol meraviglioso) e Lepore. Nel finale gli altoatesini si rifanno sotto con Fishnaller e Voltan ma è ormai troppo tardi. Il Perugia è in vetta, non può ancora esultare ma ora sa di poter affrontare gli ultimi due impegni con Matelica e Feralpisalò con la certezza della B in caso di doppia vittoria. E di poterlo fare sulla scia dello straripante entusiasmo di chi sembrava aver perso le speranze e se le ritrova moltiplicate per mille.