I quotidiani locali entrano nel dettaglio di entrate ed uscite del Perugia nell’ambito di una Serie B che ha incrementato gli investimenti di circa il 30 per 100
Il campionato di B ha compiuto un salto in avanti dal punto di vista economico: tutti i club e non solo quelli più importanti investono di più (intorno al 25-30%) rispetto al passato. L’approfondimento è dei quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria, che partono dall’incremento degli investimenti nel campionato cadetto per andare ad analizzare nel dettaglio i conti del Perugia di Massimiliano Santopadre.
Tra i più virtuosi a livello finanziario, il Perugia paga lo scotto dei tanti club che hanno aumentato i loro investimenti rispetto alle passate stagioni. Basti dire che con la cifra dell’ultima gestione il Perugia fino a qualche anno fa poteva permettersi di puntare ai playoff, tre stagioni fa (sfruttando gli introiti di alcune plusvalenze) partì addirittura con 10 milioni dedicati al solo monte ingaggi per tentare la promozione diretta e sappiamo come è andata a finire. Quest’anno la società biancorossa ha fissato la salvezza come obiettivo e nella prima parte della stagione si sta sforzando di tenere bassa l’asticella delle aspettative nonostante le soddisfazioni che arrivano dal rettangolo verde.
Nella stagione in corso il monte ingaggi del Perugia arriva a quota 8,3 milioni di euro: 6,4 milioni di ingaggi cui va aggiunto il 34% in più relativo ai costi aziendali. In base a questo esborso il Perugia è terz’ultimo in B, solo Cosenza e Cittadella hanno speso di meno. Ma anche quest’anno le uscite sono molteplici e il conto si allarga: circa 500.000 euro da restituire alla Lega Pro, altrettanti per il Settore Giovanile, 150.000 euro per i viaggi, 250.000 di spese per lo stadio Curi, 280.000 circa per l’incentivo all’esodo dei giocatori ceduti, 420.000 per l’acquisto dei cartellini, 450.000 per i procuratori e via discorrendo. La cifra della gestione complessiva per la stagione del Perugia secondo i quotidiani locali si attesta intorno ai 10,5 milioni di euro.
Le entrate arrivano però vicine a pareggiare i conti. Tra le voci principali in entrata vanno annoverati diritti tv e mutualità (circa 6 milioni complessivi), gli sponsor (1,2 milioni) e la biglietteria (7-800.000 euro, cui va tolta l’Iva al 22%: circa 500.000). Dopo il ‘bagno di sangue’ dell’anno passato in C, al 30 giugno 2021 il Perugia ha chiuso il bilancio con un passivo di 2,6 milioni di euro e meno male allora che c’è stata la grande impresa della riconquista della B al primo colpo. A gennaio in ogni caso si renderà necessario ridurre il monte ingaggi per ripianare le perdite cedendo gli esuberi e riuscendo comunque nell’impresa di rinforzarsi.