
Il tecnico del Perugia, dopo il 3-0 contro il Frosinone, mantiene un profilo basso e svela “il bello che c’è dietro le quinte” biancorosse
La categoria è sempre più consolidata e i play off diventano un traguardo sempre più concreto. Il Perugia, con il brillante successo sul Frosinone, si è confermato bella forza del campionato di B ma è proprio il mese di febbraio a delineare gli orizzonti con i tanti impegni ravvicinati. “Mi piacerebbe festeggiare la vittoria – ha detto Alvini in conferenza dopo i tre punti conquistati contro il collega Grosso – ma ora c’è subito la trasferta di Cosenza. Sono contento per i tifosi e per la curva che ci ha incitato dal primo all’ultimo minuto. Sono contento per i calciatori e il mio staff che lavora nell’ombra. Sarà contento anche il direttore (Giannitti, ndr) – ha sorriso -, oggi ex della gara. Ma io devo rimanere sul pezzo perché si gioca ogni tre giorni”.
I 34 punti messi insieme dal Grifo, per il tecnico di Fucecchio, sono il frutto di un percorso corale, partito da lontano e rifinito a gennaio. “Passa troppo sottotraccia il lavoro fatto in estate e nel mercato di riparazione per dare omogeneità e un ‘progettino’, perché non mi piace la parola progetto. Quando vinci la Serie C ti porti dietro tante situazioni, ora abbiamo aggiunto qualità anche negli allenamenti e questo alza il livello della squadra”.
Infine l’allenatore biancorosso ha aggiunto una nota di colore al sabato biancorosso. “Tutte le partite cinque, sei o a volte anche dieci miei amici vengono da Fucecchio al Curi o in trasferta per seguire il Perugia. Ormai sono tifosi e questo è il bello che c’è anche dietro le quinte. Magari vado a cena con loro – ha svelato a Tef Channel -, ma siete voi che dovete festeggiare stappando bottiglie. Perché io poi rientro nella mia casetta e inizio subito a pensare al Cosenza…”.
