Dai quotidiani locali: il racconto del partecipato e commosso funerale del leggendario capitano del Perugia dei Miracoli
Ultimo saluto a Piero Frosio, il capitano della squadra dei Miracoli, nel primo pomeriggio di mercoledì nel Duomo di Monza, la città dove l’ex Grifone viveva, splendida chiesa gremita da una folla commossa. Nel racconto dei quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria, erano presenti tante personalità di rilievo del nostro calcio, da Galliani a Marotta, da Sartori a Zamagna, da Oscar Damiani a Gigi Casiraghi, Paolo Monelli, Rolando Bianchi, Loris Pradella, Giovanni Stroppa.
Tra gli ex compagni ma soprattutto amici del Perugia c’erano Michele Nappi, Walter Novellino e Franco Vannini, il suo ex direttore sportivo Silvano Ramaccioni, poi l’avvocato-allenatore perugino Gigi Vossi, vicepresidente nazionale dell’Aiac. E ancora: Sabrina Curi, che sentiva il ‘Lord’ come un secondo padre, Grazia Ceccarini nonchè alcuni tifosi biancorossi che al grande libero erano rimasti legati nei decenni. Tra i rappresentanti e i gagliardetti dei tanti club in cui Frosio ha militato ed allenato (tra cui Monza e Atalanta) era naturalmente presente anche il Perugia Calcio, con il direttore generale Gianluca Comotto e il responsabile della comunicazione Francesco Baldoni, oltre ad una rappresentanza del Settore Giovanile con il Gonfalone biancorosso.
Comotto in particolare ha deposto una corona di fiori con l’effigie del Perugia Calcio e una maglia biancorossa con il numero 4 sul feretro prima dell’inizio della celebrazione religiosa, officiata dall’Arciprete di Monza don Silvano Provasi, autore di una appropriata omelia sui valori dello Sport e dell’amicizia. Forte la commozione tra i familiari, la moglie Nadia e i due figli che nell’ultimo mese hanno assistito il capitano nella lotta contro la malattia.
‘Volevo ringraziarvi tutti per le parole di conforto e sostegno e il supporto – ha detto Sarah Frosio citando anche D’Attoma -. Non voglio che oggi sia un giorno triste, celebriamo la persona buona e semplice che era papà. Un leader, un trascinatore sotto tutti i punti di vista… Un capitano, un colonnello ma anche padre e nonno’. ‘Sei imbattibile, gli dissi in un messaggio – ha invece rivelato il fratello Alex – e lui: non ti deluderò’. Ma poi Alex ha voluto mandare un messaggio ancora più forte che vuole insieme essere un appello: ‘Vaccinatevi, perché papà è morto di Covid’.