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Alvini: “Grifo, voglio costruire un progetto vincente”

Il tecnico biancorosso a Tef Channel: “Con il Pisa è mancata sola la vittoria. Credo nei play off: serve arrivare a cinquantanove”

“Gli elogi fanno piacere ma sia chiaro che ancora non abbiamo fatto niente”. Le grandi ambizioni di Massimiliano Alvini si percepiscono nel corso di tutta l’intervista nella trasmissione Grifo Stadium. “Sedere sulla panchina del Curi è gratificante – ha affermato il tecnico biancorosso a Tef Channel – ma a Perugia non ho vinto ancora niente e ovunque dove sono stato o l’ho fatto o ho avviato un progetto importante”. Sui play off: “I giochi sono ancora aperti. Serve arrivare a cinquantanove punti per giocare gli spareggi promozione. Dobbiamo ragionare su una partita alla volta. Dopo l’esonero il Vicenza vuole la salvezza con più determinazione. Se vinciamo lunedì al Menti, possiamo giocarci un sogno contro il Parma. Poi ci sarà il derby, una delle sfide più affascinanti d’Italia, in cui vogliamo mantenere la supremazia storica del Perugia.  Arrivare sopra la Ternana sarebbe importante considerando anche gli obiettivi iniziali delle due squadre”. In tema derby Alvini svela anche un retroscena di mercato: “Mazzocchi noi lo abbiamo cercato ma ha scelto i rossoverdi”.

La prestazione dei grifoni contro il Pisa dà fiducia al tecnico per questo finale di stagione: “Il Perugia è stato bello e ha fatto una grandissima partita sotto tutti i punti di vista, gli è mancata solo la vittoria. Anche in Toscana hanno detto questo. Mio padre è venuto per la prima volta allo stadio ed era emozionato”. Per Alvini è l’occasione anche per fare un bilancio sulla parte di stagione già lasciata alle spalle: “E’ una Serie B molto difficile con squadre che hanno investito capitali enormi. Noi abbiamo fatto una buona annata e chi dice il contrario non capisce di calcio. Ci mancano i punti in casa. Le partite con Benevento, Pordenone e Como sono state decise da un episodio ma non meritavano la vittoria. Il pareggio con la Spal è il momento che mi ha messo dentro più amarezza. Dobbiamo ancora formare una mentalità vincente. Sul piano dei risultati i pareggi sono troppi e alcuni punti mancano per colpa nostra. Sicuramente hanno inciso anche altri fattori ma voglio risaltare le nostre mancanze. Giocare in tre giorni prima a Crotone e poi a Cittadella può aver condizionato la nostra aggressività ma li reputo due punti buoni. L’arbitraggio di Brescia non ha rispettato il regolamento e il rigore non dato a Cittadella è assurdo”. Chiusura sulla Var: “Penso che in futuro si arriverà alla possibilità di chiamarla per allenatori e capitani”.

 

 

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