Dai quotidiani locali, il Perugia torna a ‘tirare’: ben 2.300 presenze in più a partita rispetto alle prime tre gare casalinghe del passato campionato
Il Perugia di Castori ha ottenuto nelle prime tre partite casalinghe del nuovo campionato un incremento di circa duemila e più spettatori a partita rispetto al Perugia di Alvini. I numeri sono chiari, a riportarli i tre quotidiani locali, La Nazione, Il Messaggero e Il Corriere dell’Umbria.
Nelle prime tre partite al ‘Curi’ dello scorso campionato, lo stadio perugino registrò 3400 presenze in Perugia-Ascoli 2-3, 3500 in Perugia-Cosenza 1-1 e addirittura 3179 in Perugia-Alessandria 1-1, per una media di 3.359 spettatori; quest’anno il trend è cambiato: 5543 (227 ospiti) in Perugia-Parma 0-0, 5534 (637 ospiti) in Perugia-Bari 1-3, infine 5680 spettatori (1125 ospiti) in Perugia-Ascoli 1-0, alla media di 5.585 presenze a partita, addirittura 2300 spettatori in più per ogni gara.
E se è vero che nel passato campionato la capienza dello stadio perugino era ridotta a 5054 posti a causa dei problemi relativi alla sicurezza e alle restrizioni per il Covid (il famoso 50 per 100 del 50 per 100), è altrettanto vero che nelle prime tre partite di questo campionato, con la capienza salita a circa 8000 posti, i tifosi hanno dovuto fare a meno per la prima volta da sempre della curva Nord chiusa per lavori.
A fronte di una campagna abbonamenti a rilento (appena 1662 abbonati, in attesa di aprirla però anche per i ragazzi della Nord, che dalla prossima interna col Pisa il prossimo 3 ottobre dovrebbero abbandonare la Gradinata e tornare ‘a casa’), di uno stadio vecchio e sempre più fatiscente cui si rende necessario mettere le toppe, ecco un dato che deve incoraggiare e indurre a riflettere: il fuoco del tifo perugino cova sotto la cenere. E se i grifoni di Castori dopo avere rialzato la testa con l’Ascoli riuscissero ad accendere la scintilla nel derby…