Il centrocampista, oggi all’Entella, ripercorre la sua carriera e ritorna sul campionato in biancorosso
Sembrava destinato a platee importanti, invece Jacopo Dezi ci riprova da Chiavari, con la Virtus Entella, come racconta a tuttob.com.
Dopo il biennio di Crotone, altre due tappe importanti: Bari e Perugia. “In Puglia ho trascorso sei mesi che mi sono sembrati sei anni. Bari è una città fantastica, che vive di calcio. Mister Camplone mi ha subito fatto sentire parte integrante di un gruppo composto da giocatori fortissimi. Sfiorammo la Serie A ai playoff. A Perugia, invece, ho vissuto la mia stagione migliore, sul piano del rendimento. Realizzai 7 gol e fui inserito nella Top 11 dei centrocampisti di quell’anno. Raggiungemmo i playoff, ma la nostra corsa si arrestò in semifinale”.
Quindi il Parma, ma in A un brutto infortunio gli ha negato grandi soddisfazioni. “Vincemmo il campionato di B. Per me era la prima volta. Poi in Serie A persi i primi sei mesi per un brutto infortunio. A gennaio decisi comunque di restare per giocarmi le mie carte anche nel massimo campionato. Ma avevo bisogno di altro tempo per rimettermi in sesto. Riuscii a esordire solo all’ultima giornata, all’Olimpico, contro la Roma. Era il giorno dell’addio di De Rossi”.
A Empoli, invece, qualcosa non ha funzionato e a gennaio è arrivata l’Entella. “Chiavari rappresenta un’occasione importante per la mia carriera. Qui ho trovato un gruppo affiatato. I miei compagni mi hanno accolto benissimo. L’Entella è una grande famiglia. Una società organizzatissima, con uno staff di prim’ordine”.
Con un sogno nel cassetto chiamato serie A.