Nella ricostruzione de Il Centro, il centrocampista abruzzese avrebbe picchiato un ragazzo che lo ha insultato sul lungomare e che ora è intenzionato a denunciarlo
Grande tensione e nervosismo nel Pescara che si appresta a far visita al Perugia al Curi nella madre di tutte le partite, quella finale play out di ritorno che deciderà chi delle due contendenti sarà costretta a retrocedere in Lega Pro.
Stando alla ricostruzione de Il Centro di Pescara, sarebbe stata la frase di troppo da parte di un tifoso abruzzese di 22 anni, nella mattina di mercoledì sul lungomare Nord di Pescara, a provocare la reazione di Alessandro Bruno (giocatore del Pescara, genero del presidente Sebastiani e indiziato di essere anche il responsabile del gesto antisportivo del pallone in campo nel match di andata). Una volta sentito l’insulto, il centrocampista sarebbe sceso dalla macchina venendo subito alle mani con il tifoso, due pugni al volto e uno schiaffo alla nuca che gli avrebbero mandato in pezzi gli occhiali da sole. “Stavo andando da mia nonna – ha raccontato L.B. al Centro – ero sul marciapiede quando ho visto Bruno alla guida della sua Porsche nera. Mi è salito il nervoso e l’ho insultato. Lui allora ha inchiodato, è ripartito e ha girato l’angolo. Nel frattempo avevo attraversato la strada, ma non ho fatto in tempo a mettere il piede sul marciapiede che Bruno mi ha colpito sul viso con un pugno, poi mi ha dato uno schiaffo dietro alla testa e infine un altro pugno sempre sullo stesso punto. Sono rimasto incredulo e stordito, non sono un tipo che cerca guai. Frequento lo stadio, ma prima d’ora non mi ero mai permesso di insultare nessuno“.
Il tifoso, che si è recato all’ospedale di Pescara per le cujre del caso, ha riportato una policontusione all’arcata zigomatica sinistra ed ha annunciato l’intenzione di sporgere denuncia. Mentre il giocatore del Pescara ha preferito non commentare.