Il regista del Grifo mantiene la calma dopo il primo ko stagionale in trasferta. “Nessuna allarme, una giornata storta capita a tutti. Il rigore? Un difensore non può tagliarsi le braccia…”
Alla settima trasferta stagionale il Perugia c’era arrivato ancora imbattuto e con un solo gol subito, nell’ultima uscita vincente di Ferrara. In casa del Como invece Chichizola ha dovuto raccogliere ben 4 palloni nel sacco in appena 28 minuti. “Non è preoccupante, una giornata come questa nell’arco di un campionato può capitare a chiunque”, ha detto Salvatore Burrai nel dopo partita.
“Con i fatti abbiamo dimostrato che possiamo fare un grande campionato, abbiamo sbagliato il primo tempo e ci sta – ha aggiunto il regista del Perugia -, siamo una squadra matura. Bisogna fare i complimenti al Como perché ci sono anche gli avversari, è la prima volta che andiamo così in difficoltà. Però – ha assicurato Burrai – da squadra umile quale siamo ci rimettiamo a lavorare e sono sicuro che una prestazione così non si ripeterà. Dimostreremo tutti insieme che non siamo quelli del primo tempo”.
“Il black out è difficile da spiegare, abbiamo dimostrato di essere squadra compatta ed eravamo la miglior difesa. Analizzeremo con il mister cosa non ha funzionato. Le giornate negative capitano – ha ribadito Burrai –, non bisogna creare allarmi che non esistono. Se a Ferrara non eravamo fenomeni, oggi non siamo scarsi. Serve equilibrio, il nostro obiettivo è la salvezza e siamo in linea. Non siamo contenti di questa sconfitta, ora in silenzio torneremo a Perugia per lavorare”.
Infine il playmaker sardo ha voluto fare una precisazione sull’intervento del Var per il rigore del 2-0. “Nessun giocatore del Como in campo si è lamentato, è stato un normale contrasto aereo, il difensore non può tagliarsi le braccia: non capisco come si possa dare un rigore così. Ma non vogliamo alibi, oggi abbiamo sbagliato noi. Certo che il secondo gol dopo pochi minuti non rende facile ragionare e reagire. Dobbiamo rimboccarci le maniche in silenzio, oggi è stata una bella batosta ma ogni tanto fa anche bene. Ripartiamo”.